I dazi statunitensi sulle importazioni europee non sono una novità. Già in passato, le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea hanno portato a misure protezionistiche con impatti significativi sulle esportazioni italiane. Basti ricordare la controversia Boeing-Airbus, che si trascinò per 17 anni e portò all’introduzione di tariffe doganali su numerosi prodotti agroalimentari italiani, penalizzando fortemente il Made in Italy e favorendo la diffusione di prodotti Italian Sounding nei mercati esteri.
Oggi il rischio di nuovi dazi torna a preoccupare il settore agroalimentare italiano, con possibili conseguenze pesanti per i nostri produttori. Dopo le tariffe imposte su acciaio e alluminio dagli USA e la risposta dell’Unione Europea, la situazione potrebbe ulteriormente aggravarsi con nuove misure annunciate dall’amministrazione americana. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha evidenziato l’incertezza del momento, sottolineando che un’escalation della guerra commerciale potrebbe colpire in particolare i prodotti italiani più competitivi per rapporto qualità-prezzo, escludendo le nicchie del lusso.
I PRODOTTI ITALIANI A RISCHIO
Uno studio Nomisma per Cia-Agricoltori Italiani ha analizzato gli scenari possibili nel caso di un inasprimento della guerra commerciale tra Stati Uniti ed Unione Europea. I prodotti maggiormente esposti sarebbero:
- Pecorino Romano: molto diffuso negli USA, soprattutto grattugiato e, quindi, facilmente sostituibile con alternative locali.
- Olio d’oliva, aceti e sidro di mele: la crescita delle barriere doganali potrebbe renderli meno competitivi.
- Vini Dop di fascia media, come il Prosecco: particolarmente vulnerabile, poiché rappresenta una quota significativa dell’export italiano negli USA. Secondo l’Unione Italiana Vini, il 98% delle bottiglie italiane esportate negli USA sarebbe coinvolto.
I COSTI DELLA GUERRA COMMERCIALE
Con l’annuncio dei dazi universali da parte di Donald Trump, le esportazioni europee verso gli Stati Uniti subiranno una tariffa del 20%. L’impatto sui prodotti agroalimentari italiani, potrebbe essere significativo: nel caso del settore vinicolo, le perdite potrebbero superare i 470 milioni di euro, mentre il danno complessivo per l’export agroalimentare italiano potrebbe facilmente oltrepassare il miliardo di euro. Un colpo pesante per un mercato in cui l’Italia ha costruito una presenza solida, con una crescita del 158% nell’export agroalimentare verso gli USA negli ultimi dieci anni, raggiungendo un valore di 7,8 miliardi di euro nel 2024.
LA RISPOSTA DI ITA0039
In un contesto sempre più instabile, difendere il Made in Italy diventa una priorità assoluta. ITA0039 by ASACERT continua a svolgere un ruolo fondamentale nella tutela e nella valorizzazione dei prodotti italiani autentici, contrastando il fenomeno dell’Italian Sounding e garantendo ai consumatori di tutto il mondo un accesso consapevole ai veri prodotti italiani. Grazie alla certificazione ITA0039 e all’App dedicata, i consumatori possono riconoscere e scegliere con certezza prodotti autentici, evitando le imitazioni.
Tuttavia, va sottolineato che la domanda di prodotti italiani negli USA resta altissima. Il mercato statunitense è storicamente affascinato dal Made in Italy e non mostra segnali di rallentamento in termini di interesse e apprezzamento per i nostri prodotti. L’eventuale difficoltà nell’approvvigionamento non determinerà un calo della richiesta, ma potrebbe invece aprire la strada a un’ulteriore diffusione di prodotti Italian Sounding, sfruttando la scarsa disponibilità di prodotti originali.
È proprio qui che entra in gioco ITA0039 by ASACERT, che si pone come argine alla contraffazione alimentare e garanzia per consumatori e operatori commerciali. Attraverso un sistema di certificazione rigoroso, ITA0039 rappresenta un baluardo per l’autenticità del Made in Italy, proteggendo i produttori e i consumatori dagli effetti distorsivi del mercato globale.
La lotta per la difesa del Made in Italy non si esaurisce con le certificazioni: serve un impegno congiunto tra istituzioni, produttori e associazioni per contrastare i dazi punitivi e garantire un futuro solido all’agroalimentare italiano sui mercati internazionali.