Tra pasta fatta in casa, rustici e dolci legati alla tradizione, a Pasqua in Italia le tavole sono più ricche del solito. Dalla Lombardia alla Liguria, dalla Campania alla Sicilia ed in giro per la penisola, le tradizioni per la Pasqua sono una cosa seria e, se si parla di cibo, la questione è di primaria importanza.

Gli italiani a Pasqua si rivelano un po’ campanilisti: il 32% sceglie il piatto della propria regione, con percentuali che in Campania arrivano al 53% (con Pastiera e Casatiello) e in Veneto al 45% (la ricetta è la Fugassa, tipico pan lievitato dolce).

A livello nazionale, sul podio i grandi classici: Casatiello, Pastiera (al 26,4%) e Colomba (20,6%). Seguono la torta Pasqualina ligure (18,9%) e i Fiadoni, fagottini a mezzaluna ripieni al formaggio da gustare in versione dolce o salata, in base alla tradizione famigliare, a cavallo tra Molise e Abruzzo (16,4%); la Pizza di Pasqua umbra (15,6%), la Scarcella pugliese (tipico biscotto con uovo e glassatura in bella mostra, 15,2%) e il Bensone (14,9%), dolce di tradizione millenaria modenese. Tra le ricette anche la frittata piemontese Rognosa (14,4%), la Pasimata toscana (alternativa alla classica colomba, con uva sultanina e semi d’anice da alcuni detta schiaccia, 13,9%) e la Fugassa veneta, tipico pan lievitato dolce (12,1%). Le uova sono un alimento immancabile sulla tavola delle feste pasquali per più di un italiano su tre (34,5%) sorpassate solo da uovo di cioccolato e colomba (indispensabili per oltre il 60% degli italiani) e preferite ad agnello (31,9%), salame (30,5%) e torta salata di formaggio (22%).

Scegliamo di raccontarvi, per questa Santa Pasqua, due ricette tipiche e rappresentative di questo periodo denso di significati, che racchiudono una sacralità intensa e che affondano le radici -come sempre accade nella tradizione culinaria italiana- in riti antichi e semplici, che sanno unire religiosità e mondanità.

 

LA PASTIERA NAPOLETANA

È uno dei dolci di Pasqua napoletani più famosi e apprezzati in tutta Italia. La pastiera napoletana è la regina della tavola durante la Pasqua, un dolce che affonda le proprie origini nella leggenda. La storia della pastiera napoletana, legata al culto della divinità romana Cerere, inizia ufficialmente nel 1693, quando la sua ricetta dai molteplici passaggi viene messa nero su bianco nel libro Lo scalo alla moderna da Antonio Latini, per poi essere perfezionata nei secoli a seguire. Oggi gli ingredienti della pastiera napoletana sono pochi e semplici: pasta frolla, grano cotto nel latte, ricotta e uova, aroma millefiori, ma è la lunga lavorazione a renderla un capolavoro gastronomico che, per fortuna, si può trovare sulle tavole italiane anche in altri periodi dell’anno.

 

LA TORTA PASQUALINA LIGURE:

Nel tipico menù di Pasqua a Genova e, in tutta la Liguria, c’è una delizia salata che non manca mai: la torta pasqualina, un tripudio di pasta sfoglia con ripieno di spinaci, ricotta, formaggio e uova intere.La ricetta originale della torta pasqualina, perfezionata nel 1800, prevede l’utilizzo di 27 sfoglie sottilissime di pasta, ma secondo la tradizione gli strati da sovrapporre erano addirittura 33, dal numero degli anni di Cristo al momento della morte e della resurrezione che viene commemorata proprio a Pasqua. Gli ingredienti della torta pasqualina variano però, di zona in zona. C’è chi la prepara con crema di bietole al posto degli spinaci, chi usa erbe selvatiche e chi i carciofi, ma la ricotta e le uova sono delle costanti che troverete in tutte le varianti.

 

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