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LA FRUTTA ESOTICA È MADE IN ITALY: UN OSSIMORO DIVENTA REALTÀ GRAZIE ALLA CAPACITA’ DI ADATTAMENTO

In una canzone del 1987, Giuni Russo esaltava l’estate e il desiderio di partire in vacanza ai confini del Perù dove avrebbe mangiato mango, papaia, ananas. Se in passato, infatti, la frutta esotica arrivava principalmente dal Sudamerica, oggi il cambiamento climatico ha ribaltato le carte in tavola, o, per restare in tema, la frutta. Sicilia, Puglia e Calabria sono ormai Regioni esperte nella coltivazione di frutta originaria dell’Asia e dell’America Latina. Parliamo sia di frutti conosciuti come banane, mango, lime, sia di quelli meno noti e più rari come l’anoma, la feijoa, la casimiroa, lo zapote nero o la litchi.

Un consumo, che stando ai dati stimati da Coldiretti, si aggira intorno alle 900mila tonnellate. Cifre raggiunte in soli tre anni, grazie a coltivatori che hanno lavorato a lungo per recuperare terreni abbandonati.

Ma a conquistare il podio, aggiudicandosi il titolo di frutto esotico preferito dagli italiani è l’avocado, tanto da meritare una giornata tutta sua, l’Avocado Day, che si tiene il 31 luglio. Molto in voga tra i più giovani, è praticamente in ogni ricetta, dolce o salata che sia: uramaki, toast, insalate, torte, salse e sughi. Si stima che in un anno siano state ordinate con la spesa on line circa 45 tonnellate di avocado.

A rendere possibili queste cifre è anche la Sicilia, dove l’avocado ha trovato la sua terra. Alcuni imprenditori agricoli, mossi da un’intuizione e dal desiderio di portare avanti un lavoro tramandato di generazione in generazione, hanno deciso di dedicarsi alla coltivazione di qualcosa di nuovo, approfittando delle nuove condizioni climatiche offerta da alcune zone della Sicilia, sempre più simili a quelle tropicali.

E se solitamente le scelte d’acquisto sono dettate dall’idea che l’originale è sempre meglio della sua copia, gli italiani preferiscono invece attenersi al principio che nessun posto è come casa, premiando – ancora una volta – il Made in Italy. Il 71% degli italiani, infatti, si dichiara disposto a pagare di più in cambio della garanzia dell’origine nazionale dei frutti esotici.

Con l’aumento delle temperature e il caldo torrido dell’estate, che ci stiamo lasciando alle spalle, la frutta tropicale Made in Italy è una risposta adattiva e resiliente alle mutazioni climatiche, ma anche una scelta che ITA0039 sostiene e incoraggia, poiché rappresenta una evoluzione del paniere delle nostre produzioni con standard qualitativi elevatissimi: supporto alle imprese locali, conoscenza del luogo di origine di ciò che mangiamo, minori viaggi e quindi minori emissioni di CO2. Ma, soprattutto, una filiera controllata, trasparente e rispettosa della natura che ha intorno.

Tutte qualità che – insieme a molte altre – ITA0039 ritiene fondamentali per ottenere la certificazione ITA0039 | 100% Italian Taste Certification, una certezza che va ad aggiungersi a un sistema agroalimentare severo e scrupoloso, dove la sicurezza – garantita dalle rigorose regole imposte ai produttori – fa sì che i nostri prodotti siano i più controllati, protetti, ma soprattutto i più registrati come DOP e IGP.

Anche la frutta esotica non si sottrae al fascino del vero Made in Italy!

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