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ITALIA 1 – USA 0: NELLA PARTITA INFINITA CONTRO L’ITALIAN SOUNDING, IL PARMIGIANO REGGIANO SEG

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Via dalle confezioni del colosso americano delle zuppe Campbell’s i riferimenti sulle etichette al Parmigiano Reggiano. Dopo un lungo contenzioso con il gruppo statunitense, che fattura 8 miliardi l’anno, si è riusciti a far eliminare sulla linea di sughi “Prego” le immagini in cui erano visibili foto di porzioni di formaggio con i noti puntini che vengono impressi all’origine su ogni forma di Parmigiano Reggiano. Dentro i sughi Campbell’s, è riscontrabile un anonimo “Parmesan” e per questo motivo il Consorzio, ha richiesto all’industria statunitense di rimuovere le immagini, poiché considerate ingannevoli per gli acquirenti.

Un segnale decisamente positivo, in questa difficile fase per l’export italiano, a causa degli effetti della pandemia che ha innalzato muri invisibili alle esportazioni. Il problema dell’Italian Sounding non è certo nuovo, ma i prodotti italiani riscontrano una particolare difficoltà a raggiungere gli scaffali oltreconfine, lasciando varchi sempre più ampi ai prodotti fake Italian.

Secondo dati Coldiretti questo mercato sottrae al nostro Paese 100 miliardi l’anno. Ma stavolta il Consorzio del Parmigiano Reggiano non si è arreso e, anzi, continua incessabilmente la battaglia in favore del Vero Parmigiano Reggiano in nome di tutte le aziende consorziate e naturalmente dei consumatori/estimatori.

È una battaglia che ha a che fare anche con la salute pubblica. Nel futuro post coronavirus, l’attenzione delle persone sarà rivolta, in misura sempre crescente, all’impatto che i cibi hanno sulla salute collettiva. Il binomio “qualità del cibo e salute” finalmente comincia a penetrare nel tessuto sociale. Il rischio, come sempre, è connesso alla prevenzione. Non ci può essere opera preventiva efficace, senza che si sviluppi a livello mondiale una sorta di intelligenza alimentare: la consapevolezza che la tutela del patrimonio enogastronomico italiano, universalmente riconosciuto come esempio di qualità e salubrità, influisce considerevolmente sul benessere e sulla salute del consumatore italiano come estero a breve, medio e lungo termine.

La certificazione ITA0039 | 100% Italian taste Cerification è lo strumento con cui ASACERT, insieme a Coldiretti, FAI, il supporto di ANRA e IFSE, traccia il cammino verso la difesa, la promozione e la valorizzazione della vera italianità nel mondo, in difesa dell’intero comparto agroalimentare, a partire dalla ristorazione italiana all’estero.

Il punto è che gli estimatori dei prodotti nostrani, non sono quasi mai in grado di riconoscerli: non sempre riescono a distinguere un vero prodotto italiano da uno Italian Sounding. Sebbene i consumatori stranieri amino le eccellenze nostrane, si è stimato conoscano solo il 5% di un paniere molto più ricco.

Stavolta l’ha spuntata il Vero prodotto italiano di qualità. Lunga vita al Made in Italy!

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